L’Agenda 2030 è un quadro globale per lo sviluppo sostenibile. È un’agenda ambiziosa e universale che affronta le questioni più urgenti del mondo, tra cui la povertà e la fame, la parità di genere, il cambiamento climatico e il degrado ambientale. Vediamola nel dettaglio.
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Cos’è l’Agenda 2030, chi l’ha redatta, chi ha aderito
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato l’Agenda 2030 il 25 settembre 2015 durante la sua 70a sessione, che si è svolta dal 24 al 27 settembre a New York. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha condotto i negoziati sul testo dell’Agenda 2030 e l’ha pubblicata come documento ufficiale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il documento è un insieme di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che tutti i 193 Stati membri si sono impegnati a raggiungere entro il 2030, con ogni obiettivo corrispondente ad almeno un pilastro tematico in quattro aree principali: crescita economica e prosperità; pace e giustizia; azione per il clima; buon governo. Qua lasciamo un dovuto approfondimento sul sito delle Nazioni Unite.
Obiettivi generali dell’Agenda 2030
Fornisce ai Paesi una visione, obiettivi e traguardi condivisi per accelerare l’eliminazione della povertà, raggiungere l’uguaglianza, ridurre le disuguaglianze e affrontare il cambiamento climatico entro il 2030.
I 17 Obiettivi globali dell’Agenda sono raggruppati in quattro aree di intervento: porre fine alla povertà e garantire la prosperità, raggiungere la pace e la giustizia, proteggere il pianeta e costruire partnership.
Gli Obiettivi globali sono un insieme universale, integrato e indivisibile di aspirazioni e obiettivi orientati all’azione che serviranno da motore per la cooperazione allo sviluppo e gli accordi internazionali. Essi forniscono a tutti i Paesi gli strumenti necessari per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030. L’Agenda comprende anche una serie di “inviti all’azione” rivolti a tutte le parti interessate affinché si assumano la responsabilità, mobilitino l’azione e sostengano l’attuazione a diversi livelli.
Vediamo dunque gli obiettivi dell’agenda 2030.

Obiettivo 1 – No alla povertà
Questo obiettivo mira a ridurre la povertà garantendo che tutte le persone, in ogni momento, possano e vogliano accedere alle risorse di cui hanno bisogno per raggiungere una vita dignitosa. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite lo descrive come: “Fare in modo che nessuno venga lasciato indietro”.
Obiettivo 2 – Fame zero
Gli obiettivi per la Fame Zero sono:
- Eliminare la fame e la malnutrizione e raggiungere la sicurezza alimentare;
- Eliminare tutte le forme di malnutrizione;
- ridurre la percentuale di persone il cui reddito è inferiore a 1,25 dollari al giorno tra il 2015 e il 2030;
- Rafforzare la resilienza dei piccoli agricoltori e degli altri lavoratori delle catene del valore;
- Ridurre di almeno il 50% il numero di persone sottonutrite in tutti i Paesi; ridurre l’arresto della crescita del 25% a livello globale.
Obiettivo 3 – Buona salute e benessere
Con il raggiungimento dell’obiettivo “buona salute e benessere” si intende, tra i vari obiettivi, di:
- Aumentare l’aspettativa di vita
- Ridurre la mortalità prematura per malattie non trasmissibili (NCD) e lesioni del 25% entro il 2030, con progressi verificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dal Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) e dalla Banca Mondiale.
- Ridurre le disabilità associate alle MNT e alle condizioni di salute mentale, compresi i disturbi da abuso di sostanze e il dolore cronico, del 25% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, con progressi verificati dall’OMS attraverso il suo Osservatorio Globale della Salute.
- prevenire o ridurre sostanzialmente l’incidenza delle malattie cardiovascolari e dell’ictus;
- arrestare l’aumento dei tassi di obesità in tutto il mondo attraverso l’attuazione sostenuta di interventi efficaci in tutte le popolazioni;
- dimezzare il numero di decessi globali dovuti a incidenti stradali in un periodo di 10 anni a partire dal 2020 attraverso il miglioramento delle strade, dei veicoli e delle infrastrutture per la gestione della sicurezza stradale;
- migliorare la qualità dell’aria urbana;
- aumentare la sicurezza idrica a livello globale attraverso pratiche sostenibili come il riciclo delle acque reflue per l’irrigazione dell’agricoltura o per scopi potabili.
Le azioni devono essere concordate tra i Paesi durante le consultazioni nazionali con le parti interessate, comprese le organizzazioni della società civile (OSC), le ONG dei consumatori, ecc. Queste consultazioni si svolgono nell’ambito di vari forum, come i forum/summit del G20, che sono utilizzati come piattaforma per le discussioni.
Obiettivo 4 – Istruzione di qualità
L’istruzione è essenziale per lo sviluppo umano e il benessere. È fondamentale per ridurre la povertà, le disuguaglianze e i cambiamenti climatici. Contribuisce inoltre a costruire società pacifiche, inclusive e giuste. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile include un obiettivo specifico sull’istruzione:
- Entro il 2030, garantire che tutte le ragazze e i ragazzi completino un’istruzione primaria e secondaria gratuita, equa e di qualità che porti a competenze professionali pertinenti;
- aumentare il numero di giovani e adulti che possiedono competenze pertinenti;
- ridurre sostanzialmente i tassi di analfabetismo tra i giovani entro un decennio;
- fornire l’accesso a programmi di sviluppo della prima infanzia a tutti i bambini del mondo entro una generazione;
- garantire a tutte le donne e a tutti gli uomini pari accesso a un’istruzione terziaria a prezzi accessibili;
- sviluppare norme globali sulle opportunità di formazione per lo sviluppo delle capacità attraverso accordi di cooperazione internazionale con i partner dei Paesi in via di sviluppo entro il 2020.
Obiettivo 5 – Uguaglianza di genere
L’Agenda 2030 riconosce l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne come elementi critici per il raggiungimento dello sviluppo sostenibile. L’uguaglianza di genere è un diritto umano fondamentale ed è la chiave per liberare il potenziale delle donne nel contribuire allo sviluppo sostenibile attraverso la loro piena partecipazione in tutte le sfere della vita.
La disuguaglianza di genere persiste in tutto il mondo, nonostante decenni di progressi verso l’uguaglianza di genere. Oggi, meno donne che uomini sono rappresentati nei processi decisionali a tutti i livelli; pochi Paesi hanno raggiunto la parità tra uomini e donne nella rappresentanza parlamentare; meno donne che uomini hanno accesso ai servizi finanziari; e più di 130 milioni di ragazze in tutto il mondo sono fuori dalla scuola (UNESCO).
La disuguaglianza di genere ha anche un impatto diretto sui risultati sanitari: ad esempio, i tassi di mortalità materna sono più alti quando le ragazze si sposano presto o abbandonano la scuola (UNICEF).
Obiettivo 6 – Acqua pulita e servizi igienici
L’obiettivo 6 dell’Agenda 2030è legato all’acqua, ai servizi igienici e all’igiene, mirando a garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienici per tutti. Si tratta di una questione importante: secondo l’UNICEF, nel 2015 circa 844 milioni di persone non hanno ancora accesso a fonti di acqua potabile migliorate.
Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di tre cose: acqua potabile sicura, buone strutture igienico-sanitarie e sistemi di smaltimento dei rifiuti che facciano uso di tecnologie gestite in modo sicuro, come le toilette a compostaggio o i biofiltri.
Obiettivo 7 – Energia pulita e accessibile
L’Obiettivo 7 mira a garantire a tutti l’accesso a un’energia economica, affidabile, sostenibile e moderna. Inoltre, ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo di un ambiente sano, garantendo che il pianeta sia protetto dagli effetti del cambiamento climatico.
Ci impegneremo per garantire un ambiente e un clima sani per tutti, con aria e acqua pulite, città verdi e a basse emissioni di carbonio e un uso sostenibile della terra e delle foreste. Intensificheremo gli sforzi per combattere il cambiamento climatico riducendo le emissioni di gas serra attraverso l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, la tariffazione del carbonio e la conservazione delle foreste.
Obiettivo 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica
Lavoro dignitoso significa che i lavoratori sono in grado di guadagnarsi da vivere con il lavoro, hanno sicurezza sul posto di lavoro, godono di diritti fondamentali sul lavoro, come la libertà di associazione e la contrattazione collettiva, e hanno accesso alla protezione sociale. Significa anche che le persone possono partecipare attivamente alle decisioni che determinano la loro vita, ad esempio attraverso pari opportunità di lavoro o partecipando alla gestione delle imprese.
L’OIL (Organizzazione Internazionale per il Lavoro) riconosce che il lavoro dignitoso è un motore fondamentale della crescita economica, della produttività e della competitività. Il lavoro dignitoso è inoltre essenziale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), anche attraverso la parità di genere nelle opportunità di impiego e posti di lavoro dignitosi per donne, giovani e gruppi vulnerabili.
Obiettivo 9 – Industria, innovazione e infrastrutture
L’obiettivo 9 è garantire a tutti l’accesso a un’energia economica, affidabile, sostenibile e moderna. Ciò significa che tutti devono avere accesso a un’energia sicura, pulita ed economica.
Significa anche che ci impegneremo per garantire che tutte le persone abbiano accesso all’elettricità. Vogliamo che le persone in tutto il mondo possano vivere in città pulite e con buone possibilità di trasporto. Vogliamo che possano utilizzare fonti di energia rinnovabili come l’energia solare o l’energia eolica, invece di affidarsi a sporchi combustibili fossili come il carbone o il petrolio, che rilasciano gas serra nocivi nell’atmosfera quando vengono bruciati come combustibile.
Obiettivo 10 – Riduzione delle disuguaglianze
Ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i Paesi:
- sradicare ovunque la povertà estrema per tutte le persone, attualmente misurata come persone che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno, anche dimezzando la percentuale di persone che vivono in povertà in ogni Paese;
- ridurre almeno della metà la percentuale di uomini, donne e bambini di tutte le età che vivono in povertà sia nelle aree urbane che in quelle rurali, con particolare attenzione ai bisogni delle donne e delle ragazze che subiscono molteplici discriminazioni;
- Implementare sistemi e misure di protezione sociale appropriati a livello nazionale per tutti, compresi i piani, ed entro il 2030 raggiungere una copertura sostanziale dei poveri e delle persone vulnerabili;
- garantire che tutti gli uomini e le donne, in particolare i poveri e le persone vulnerabili, abbiano pari diritti alle risorse economiche, all’accesso ai servizi di base, alla proprietà e al controllo della terra e di altre forme di proprietà.
Obiettivo 11 – Città e comunità sostenibili
L’Obiettivo 11 consiste nel rendere le città e le comunità inclusive, sicure, resilienti e sostenibili. Ciò significa creare città sicure e sane per tutti; migliorare la qualità della vita di tutti gli abitanti delle città; creare città e comunità sostenibili che riducano l’impatto ambientale e forniscano accesso ad aria, acqua e servizi igienici puliti.
Una parte importante della realizzazione di questo obiettivo è garantire a tutti l’accesso a sistemi di trasporto efficienti. Ciò include servizi di trasporto pubblico come autobus o ferrovie, ma anche auto autonome o opzioni di ride-sharing come Lyft o Uber.
Obiettivo 12 – Consumo e produzione responsabili
L’obiettivo 12 è garantire a tutti l’accesso alle risorse necessarie per condurre una vita sana e produttiva. In quanto membri di una comunità globale, tutti noi abbiamo la responsabilità di raggiungere questo obiettivo.
L’Agenda 2030 riconosce che in alcune parti del mondo le persone consumano più della loro quota di risorse naturali, mentre altre vivono senza beni di prima necessità. Questa disuguaglianza deve essere appianata evitando gli sprechi ed assicurando a tutti i beni primari.
Obiettivo 13 – Azione per il clima
L’Obiettivo 13 riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra, la promozione delle energie rinnovabili e dell’agricoltura sostenibile, la promozione di città sostenibili. Sostiene la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) affrontando le cause dei cambiamenti climatici, mitigandone gli effetti e contribuendo al loro adattamento.
L’obiettivo promuove l’uso di energie rinnovabili e di un’agricoltura sostenibile che possono contribuire a prevenire il riscaldamento globale. Inoltre, sostiene la Convenzione affrontando le cause del cambiamento climatico, mitigandone gli effetti e contribuendo all’adattamento.
Obiettivo 14 – Vita sotto l’acqua
L’Obiettivo 14 riguarda la protezione, la conservazione e il ripristino della salute degli oceani, dei mari e delle risorse marine per uno sviluppo sostenibile. Copre un’ampia gamma di aree, tra cui la conservazione e il ripristino, la riduzione e la prevenzione dell’inquinamento, le pratiche di pesca responsabile e il sostegno alla pesca su piccola scala per garantire la sicurezza alimentare.
La vita sottomarina comprende tutte le forme di vita acquatica – pesci, mammiferi marini, coralli, eccetera – e i microrganismi come il plancton e i batteri. E non dimenticate i fossili: vogliamo anche quelli!
Obiettivo 15 – Vita sulla terraferma
Questo obiettivo consiste nel garantire la prosperità della vita sulla terra, sott’acqua e nell’aria. Per raggiungere questo obiettivo, ci impegneremo a creare un ambiente sostenibile in cui la vita possa prosperare.
La vita sulla terraferma comprende anche le piante, gli animali e gli insetti che vivono sulla superficie del nostro pianeta (compresi Antartide e Groenlandia).
La vita nell’aria comprende animali volanti come gli uccelli, che trascorrono la maggior parte del tempo in aria, ma anche creature più piccole come le farfalle o le libellule, che hanno capacità di volo ma di solito rimangono vicino al livello del suolo.
Obiettivo 16 – Pace, giustizia e istituzioni forti
Per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, è essenziale che un’ampia gamma di organizzazioni e attori collaborino efficacemente. Gli Stati, il settore privato e la società civile devono essere incoraggiati a fare la loro parte nel raggiungimento degli SDGs (Sustainable Development Goals). Ciò richiederà:
- Istituzioni forti e governi responsabili;
- Rispetto dei diritti umani;
- Uguaglianza di genere;
- Democrazia e buon governo;
Istituzioni forti sono essenziali per ottenere risultati di sviluppo sostenibile, perché forniscono un ambiente in cui le persone possono partecipare pienamente a tutti gli aspetti della società, compresi l’occupazione, l’istruzione, l’assistenza sanitaria e la casa, e godere dei loro diritti fondamentali. Contribuiscono inoltre a costruire la pace attraverso sistemi giudiziari che proteggono le persone dalla criminalità, garantendo al contempo la responsabilità per le violazioni commesse da funzionari pubblici o da privati in base al diritto internazionale. Istituzioni forti assicurano anche il rispetto delle libertà civili, come la libertà di espressione e di associazione, in modo che tutti possano prendere parte al processo decisionale su questioni che li riguardano a livello locale o globale.
Obiettivo 17 – Partnership per gli obiettivi
L’Agenda 2030 è un piano d’azione globale adottato da 193 Paesi nel 2015. L’unione di questi paesi mira al raggiungimento degli obiettivi in modo da porre fine alla povertà, a proteggere il pianeta e a garantire la prosperità per tutti già nel 2030.
Agenda 2030 e il ruolo dell’Italia
L’Italia è membro delle Nazioni Unite, un’organizzazione che promuove i diritti umani universali e cerca soluzioni ai problemi dell’umanità nel suo complesso. Nelle sue azioni, l’Italia sostiene l’iniziativa dell’Agenda 2030, avendola adottata in occasione del Vertice delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile tenutosi a New York nel 2015 e si chiama ufficialmente “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
L’adozione di questa agenda segna un passo importante verso la creazione di un mondo più sostenibile attraverso l’azione collettiva e la responsabilità di tutte le nazioni, nel rispetto della loro sovranità nazionale, del diritto internazionale e dei rispettivi ruoli e capacità.