In questo articolo tratteremo il tema dell’elettrosmog, soffermandoci su cos’è, su come effettuare una misurazione elettrosmog casalinga e quali sono le possibili soluzioni. Se sei uno studente o un professionista freelance o se comunque lavori molto al computer, dovresti essere messo al corrente del fatto che sei esposto a questo fenomeno, che potrebbe essere dannoso per la salute. Ma andiamo nel dettaglio e comprendiamo cos’è, da cosa deriva e come possiamo difenderci.

Cos’è l’elettrosmog?

Elettrosmog è un termine usato per descrivere i campi elettrici e magnetici (EMF). Questi campi possono provenire da qualsiasi fonte che utilizza l’elettricità, come linee elettriche, elettrodomestici, segnali TV via cavo e telefoni cellulari. Il pericolo dell’elettrosmog dipende dalla forza dell’EMF e da quanto è vicino al tuo corpo. La definizione o il significato di elettrosmog è “smog elettronico causato da campi elettrici o magnetici provenienti da molte fonti intorno a noi. L’elettrosmog potrebbe provocare il cancro nell’uomo ma, ad oggi, non ci sono ancora studi certi su questo argomento. Quello che sappiamo è che ci sono altri effetti negativi come lo stress sul nostro sistema nervoso che porta a disturbi d’ansia come depressione o attacchi di panico.

Elettrosmog: cause ed effetti

Il termine “elettrosmog” si riferisce alla radiazione elettromagnetica emessa da vari dispositivi. Come abbiamo visto, questi includono telefoni cellulari, computer, dispositivi elettronici in casa e sul posto di lavoro, linee elettriche, apparecchiature elettriche come macchine per risonanza magnetica e televisori. Di conseguenza, la maggior parte di noi è esposta a questo tipo di radiazioni ogni giorno.

Vivere vicino a linee elettriche ad alta tensione o torri cellulari che emettono campi elettromagnetici (EMF) abbastanza potenti può portare alla interruzione della normale funzione cellulare interferendo con i meccanismi di riparazione del DNA. Possono dunque avere effetti negativi sulla salute per gli esseri umani e per gli animali. Attenzione però anche all’esposizione a campi elettromagnetici di basso livello. Se esposti per lunghi periodi, possono portare maggiormente al rischio di sviluppare il cancro e altre malattie.

Gli scienziati ritengono che questo legame tra i campi elettromagnetici e il cancro possa essere dovuto in parte al fatto che i campi elettromagnetici possono penetrare in profondità nei tessuti dove danneggiano alcune cellule, in particolare quelle responsabili della produzione di melatonina, che sembra svolgere un ruolo di prevenzione del cancro al seno (qua lasciamo un approfondimento a riguardo).

Elettrosmog in casa: come difendersi

L’inquinamento elettromagnetico è un problema molto serio per la salute umana. Gli effetti negativi sono evidenziabili in diversi ambiti della vita quotidiana: dall’emissione di calore al compromettere l’elaborazione del cervello. Inoltre, i dispositivi elettrici causano disturbi del sonno, creando insonnia notturna, irritabilità, fino ad arrivare anche a stress psicosociale. Per questi motivi, oggi la legge regola i tempi anche per chi lavora al computer, per evitare un’esposizione eccessiva (per saperne di più puoi leggere qua).

Elettrosmog: cellulari e smartphone

Il dispositivo da cui più dovremmo stare lontani è proprio quello che utilizziamo di più, il telefono cellulare, perché anch’esso emette radiazioni elettromagnetiche. Il nostro consiglio è di tenerlo non troppo vicino quando non lo si utilizza e di utilizzarlo per un periodo giornaliero limitato.

Misurazione dell’elettrosmog

Esistono diversi tipi di rilevatori, ognuno con i propri vantaggi e limiti.

Diamo un’occhiata ad alcuni dei tipi di rilevatori più comuni:

Se stai cercando di acquistare un rilevatore che misuri i campi elettromagnetici (EMF), ci sono diversi fattori, visti qua sopra, che dovresti considerare per decidere.

Elettrosmog: come difendersi

Non è oggettivamente possibile vivere lontano dall’elettrosmog, a meno che si rinunci a tutti gli apparecchi elettronici, alla luce e a tutti i comfort che essi generano. Possiamo però avere alcune accortezze:

Come quando cerchiamo di utilizzare con moderazione l’auto per non inquinare o per non consumare carburante, dovremmo farlo anche con l’apparecchiatura elettrica. Come hai visto sopra, anche per i lavoratori la legge prevede 15 minuti di stacco dal PC ogni 2 ore. Prendiamo atto, dunque, che troppo tempo al computer o su tablet e smartphone può essere dannoso per la nostra salute.