In un contesto di crescente attenzione nei confronti della produzione e dello sfruttamento dell’energia sostenibile, non tutti sanno che anche in ambito domestico è possibile generare energia elettrica dallo sfruttamento del vento.

Insomma, anche se quando si parla di impianti eolici si richiama alla mente l’immagine di grandi pali eoliche, in realtà anche in ambito domestico è possibile arrivare a sfruttare con grande efficacia questa forza della natura. Vediamo insieme come.

Cos’è l’impianto micro eolico domestico

L’impianto micro eolico domestico è un’unità di sfruttamento dell’energia eolica che ha una potenza inferiore ai 200 kWh. L’obiettivo di questo impianto è quello di sfruttare l’energia cinetica del vento, in maniera tale da trasformarla in energia elettrica utilizzabile in ambito, appunto, domestico.

Si tratta – in buona sostanza – di una importante risorsa per il soddisfacimento del fabbisogno casalingo e, per tale motivo, un ottimo investimento nel medio lungo termine, visto e considerato che tra i benefici di cui si potrà godere optando per un impianto ad energia microeolica c’è sicuramente quello di avere a disposizione energia pulita e rinnovabile per tantissimo tempo, tagliando così i costi dell’energia.

In alcuni casi, inoltre, potrai utilizzare l’energia elettrica prodotta tramite lo sfruttamento di quella eolica come una fonte di remunerazione per il tuo investimento.

Quando conviene installare un impianto micro eolico domestico

Naturalmente, come avviene per qualsiasi investimento in energie rinnovabili, prima di sposare questo tipo di impiego è fondamentale comprendere se sia o meno quello che può ottimizzare i tuoi sforzi economici e garantire un ritorno dell’investimento più rapido.

La prima cosa da valutare sono le caratteristiche della propria zona. Se abiti in una zona ventosa allora potresti considerare seriamente la possibilità di installare un impianto micro eolico perché potrebbe essere la forma tecnica più coerente con le tue specifiche caratteristiche ambientali.

In modo più specifico, prima di comprendere se conviene o no installare un impianto microecolico domestico nella tua abitazione, dovrai:

  1. far misurare la velocità del vento
  2. verificare di avere lo spazio a disposizione per le mini pale eoliche, o pale eoliche domestiche.

Ti invitiamo a considerare che il limite minimo di ventosità utile per installare le microturbine eoliche è 5 m/s. Ciò premesso, molto dipenderà dallo spazio che puoi assicurare a questo impianto e dal fabbisogno che intendi soddisfare.

In linea di massima, se si tratta di un impianto micro eolico per uso domestico, sarà sufficiente installare una microturbina da 1 kW. Se invece oltre al fabbisogno della tua famiglia intendi soddisfare quello di un’azienda, potresti voler optare per una turbina da 3 o 5 kW.

Quanto costa l’impianto micro eolico

Il costo di un impianto microeolico è naturalmente inferiore a quello di un impianto eolico tradizionale a causa delle differenti dimensioni e caratteristiche tecniche della struttura.

Di norma, il parametro che può influenzare maggiormente il costo dell’investimento nell’impianto micro eolico domestico è la potenza scelta: considera che tanto più alta sarà la potenza che sceglierai, quanto minore sarà il costo per kW. In ogni caso, i costi iniziali sono abbastanza contenuti: per un impianto microeolico domestico potresti dover spendere tra 2.000 e 6.000 euro, utile per produrre energia tra 1 kW e 5 kW.

Già da questa piccola premessa dovresti intuire che l’investimento nell’impianto eolico domestico è molto competitivo, soprattutto se tieni in considerazione che la durata media di un impiego di questo tipo è di circa 25 anni. Non sarà dunque difficile ammortizzare nel medio termine l’investimento iniziale, soprattutto se la tua zona ha una forte esposizione al vento, utile per stimolare la produzione di energia elettrica in modo considerevole.

Se poi vuoi risparmiare sui costi dell’investimento nel microeolico puoi puntare a un impianto microeolico fai da te: ti permetterà di risparmiare sul costo della manodopera ma, di contro, non potrai certo vantare la presenza di un impianto professionale. Ti sconsigliamo pertanto di procedere con questa soluzione, anche perché potresti avere alcuni problemi legati alla mancanza di intervento da parte di un tecnico qualificato, sia in fase di installazione che in quella, successiva, di assistenza e manutenzione.

Incentivi per gli impianti micro eolici domestici

In questa sede di approfondimento sul microeolico ti potrebbe essere utile sapere che per rendere ancora più conveniente la scelta di un impianto micro eolico domestico ci sono alcuni incentivi statali e detrazioni fiscali legate a questa forma di impiego.

Ti ricordiamo in questa sede che a erogare gli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), al quale dovrai pertanto rivolgerti per poter ottenere tutte le informazioni più aggiornate sui benefici che ti saranno riservati.

Quindi, dovrai scegliere tra la disponibilità di una tariffa omnicomprensiva e uno scambio sul posto. La differenza è che nel caso di scelta della tariffa omnicomprensiva potrai disporre di un benefit di 0,30 euro per ogni kWh immesso nella rete nazionale per la durata dei primi 15 anni. Nel secondo caso, ricorrendo allo scambio sul posto, potrai guadagnare 0,20 euro per ogni kWh senza alcun vincolo temporale.

Oltre a ciò, ricordiamo che la Legge di Bilancio ha introdotto una detrazione fiscale del 65% sui microgeneratori di energia da fonti rinnovabili, con massimale di 100.000 euro.

Impianto minieolico o impianto microeolico?

Quando si parla di impianti minieolici, spesso si confonde tale termine con quello di impianto microeolico, anche se i costi e le caratteristiche sono in realtà abbastanza divergenti.

In particolare, l’impianto mini eolico è un impianto che si riferisce a strutture eoliche che utilizzano turbine di potenza compresa tra 20 W e 200 W. Di contro, l’impianto microeolico a cui abbiamo dedicato questo approfondimento è una struttura che si riferisce a turbine con potenza fino a 20 kW.

Questo significa che, in altri termini, tutti gli impianti eolici domestici fanno parte dei microeolici. I mini eolici sono invece usati principalmente negli impianti più grandi, connessi alla rete (On Grid), come quelli che possono essere trovati in alcuni impianti commerciali e per le PMI.

Autorizzazioni comunali per l’impianto microeolico

Per installare un impianto microecolico è necessario reperire alcune autorizzazioni. La prima è certamente quella legata al Comune, a cui bisogna inviare una specifica comunicazione.

In tal senso, sottolineiamo come la comunicazione al Comune sia un vero e proprio titolo autorizzativo che è previsto dalla normativa vigente per semplificare l’iter di alcune tipologie di piccoli impianti a fonti rinnovabili. La comunicazione al Comune si riferisce pertanto ad alcune tipologie di piccoli impianti, come quello microecolico, e costituisce uno step fondamentale per poter usufruire validamente di questa infrastruttura.

A necessitare di tale titolo autorizzativo sono i singoli generatori eolici, indipendente dalla loro potenza, installati sui tetti di edifici esistenti che hanno un’altezza complessiva non superiore a 1,5 metri e un diametro non superiore a 1 metro.

Di contro, non è necessaria alcuna autorizzazione da parte del Comune per l’installazione di un impianto eolico domestico se l’impianto rispetta il vincolo rispetto all’altezza del palo di sostegno, che non potrà essere superiore a 10 metri.

Ciò premesso, evidenziamo come la comunicazione preventiva al comune, sopra brevemente riassunta, abbia come utilità quella di permettere al proprietario dell’abitazione di poter iniziare subito e senza indugi i lavori per la realizzazione del proprio impianto microecolico domestico. La comunicazione è infatti un vero titolo autorizzativo, applicato nei casi più semplici come quello del microeolico domestico di cui stiamo parlando nel nostro odierno approfondimento.

Naturalmente, le cose cambiano se l’installazione della pala eolica domestica avviene in un luogo che è sottoposto a particolar vincoli paesaggistici. Se infatti l’area in cui si vuole installare questo tipo di impianto ricade sotto tutela paesaggistica, bisognerà seguire un iter più complesso, volto all’ottenimento delle autorizzazioni previste dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Valutato quanto sopra, la complessità della normativa e la necessità di ridurre il rischio di errori, consigliamo sempre di ricorrere a degli esperti di settore.

Infine, aggiungiamo che se gli impianti eolici non ricadono nell’ipotesi precedente, sono sottoposti alla Procedura Abilitativa Semplificata, una procedura di recente introduzione, che ha sostituito la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.) (qua un utile approfondimento).

Possono ricorrere alla PAS gli impianti di una potenza tra 60 KW e 1 MW in base alla regione in cui si installa l’impianto. Le Regioni hanno infatti la possibilità di ampliare il campo di applicazione di tale strumento autorizzativo a piacimento: consigliamo dunque tutti coloro i quali fossero interessati a prendere informazioni dirette e aggiornate presso le autorità territoriali di proprio riferimento.

In ultima alternativa, gli impianti eolici superiori a 60 KW che non rientrano nella PAS, o comunque superiori a 1 MW, sono soggetti all’Autorizzazione Unica, rilasciata solo al termine di un procedimento unico svolto nella Conferenza dei servizi, in cui partecipano tutte le amministrazioni interessate.